anno 2011

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IL 2011...

 

Mi rendo conto che ques’tanno la bicicletta mi ha rubato un sacco di tempo, tempo che avrei potuto dedicare alla mia famiglia. Un quarto d’ora spesi bene con i figli, con la mia nipotina Matilda. Stare un pò più in casa con mia moglie, parlare o stare in silenzio vicino a lei. Sono cose che molte volte mi sfuggono. E’ pur vero che quest’anno con mia moglie ho macinato piu di 4000 km ma sono sempre troppe le ore che ho passato fuori casa in sella alla mia specialissima. Non so perché ma al giorno d’oggi non si ha mai tempo. Non è più come una volta. La vita è diventata troppo frenetica. Eppure ho capito che quando sono in sella alla mia bici il tempo passa troppo in fretta, trovo sempre qualche scusa, qualche stradina per stare un pò più in giro km su km. Il bello è che mentre pedalo mentalmente faccio e sbrigo tante di quelle faccende che neanche potete immaginare e quando arrivo mi metto d’avvero a fare tutto quello che ho pensato mentre ero in sella. Perché così quando ho fatto quello che dovevo fare ho tempo per rimettermi a pedalare. Sembra un discorso strampalato ma credo che sia così per tantissimi amici ciclisti. Ecco che cos’è la bicicletta, è la migliore medicina che ci sia non solo per il corpo ma anche per la mente.

Tutto questo preambolo per dire che non avrei tempo per scrivere di quello che abbiamo fatto ma mi tocca. Da dove comincio? Comincio con la S. Messa al Colle Gallo che anche ques’tanno con Don Vinicio è stata una S. Messa speciale.

 

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La Paris-Brest-Paris

 

Il 2011 per me e per Mimmo è stato l’anno della terza PARIS-BREST-PARIS. Se la manifestazione in se stessa è massacrante, la preparazione non è da meno infatti ci ha impegnato da gennaio ad agosto. Raccontare come si possono fare i 1225 km è impossibile. Posso solo dire che in quei 1225 km il tempo lo scandisci tu, scorre come vuoi, può essere lento come può essere veloce, puoi guardarti intorno come puoi ascoltare il fruscio della tua ruota che macina km dopo km e all’arrivo credetemi sei quasi dispiaciuto che sia finita! Eravamo in DIECI, dieci partiti dieci arrivati: il massimo. Inoltre siamo stati la società italiana con maggior numero di iscritti.

Per me e per Mimmo è stata la terza volta, per Vittorio ed Enzo la seconda, Monica, Ermanno, Riccardo, Niccolo, Gigi e Michele erano alla loro prima esperienza. Per loro credo indimenticabile. Per Monica in particolare credo sia stata una cosa bellissima. Bravissima!

Quando  ci ritroviamo io e  Mimmo, l’argomento principe è sempre la bicicletta: in particolare le lunghe distanze e i “brevetti”, siamo consapevoli e ci prendiamo le nostre colpe e responsabilità per aver trascianto tanti amici in questa avventura per noi bellissima, un pò meno per i nostri familiari. Nel lontano 2000 quando abbiamo fatto la nostra prima Randonnèe Roma-Bergamo tutti ci davano per “matti”. 640 km tutti dun fiato impossibile.

Ora i “matti” sono aumentati e siamo un bel numero. In quel periodo il mondo delle lunghe distanze era come un campo arido, il solo parlare di fare minimo 200 km ti prendevano in giro. Quel piccolo seme in quel campo arido del lontano 2000 ora è un albero con profonde radici che ogni anno mette dei nuovi rami, qualche ramo ogni tanto si piega, ma finora non si è spezzato. Purtroppo prima o dopo qualche ramo andrà potato di sicuro sarò io il primo vista la data di nascita. Ho ancora un sogno nel cassetto ma il 2012 e alle porte fatto quello tirerò un pò i remi in barca o meglio non spingerò più così tanto sui pedali. Però mai dire mai!

 

Purtroppo alla Paris-Brest-Paris Giacomo non ha potuto partecipare per la brutta caduta al brevetto di Nerviano. Da aprile a settembre ha dovuto rimanere a riposo, ma ha tempo per riprendersi. è giovane e avrà altre occasioni. Dal momento che parliamo di cadute purtroppo anche Brevi Giovanni è stato travolto da una macchina e la caduta gli ha impedito di partecipare alla Felice Gimondi. Era l’unico dei nostri che ha sempre partecipato, ma anche per lui l’età e dalla sua parte.

 

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Il brevetto

 

Il nostro brevetto di 200 km è stato un disastro. Tempo da lupi, pioggia e freddo ha fatto si che alla partenza dei 290 iscritti solo una minima parte ha preso il via. Ma noi non ci siamo fatti prendere dalla delusione per la poca partecipazione, anzi dal momento che per fare il brevetto di 600 km per avere il lasciapassare per la Paris-Brest-Paris bisognava andare a Roma noi ci siamo rivoltati le maniche e abbiamo organizzato il 600 km. Era la prima volta che in bergamasca si faceva una cosa del genere. Un Successo! Devo dire grazie ai miei consiglieri Giovanni Valli, Dario Castelli, Giacomo Sidoni, Costantino Colombo, Maurizio Asperti, Francesco Zanotti, e tantissimi amici che si sono dati da fare. GRAZIE.

 

 

La nostra gita.

 

Quest’anno abbiamo riempito un pullman: eravamo in 48, bel numero! Il bello è che i più “forti” sono partiti in bici da Albano S.A. Giunti a Peschiera hanno aspettato che dal pullman scendessero i più “deboli”. (Dario e Marisa hanno preso il loro posto per loro i 90 km fino a Peschiera, son fin troppi). Il gruppo compatto si è rimesso in marcia per affrontare la salita al Santuario Madonna della Corona. Io quella salita l’avevo già fatta, sapevo che era impegnativa ma ho detto loro che era come il Selvino. Dopo il bivio di Garda quando è iniziata la salita alcuni sono partiti, alla prima rotonda si son persi, hanno sbagliato strada e credevano di essere davanti, invece erano dietro. Quando si è ricompattato il gruppo è durato pochissimo si è subito allungata la fila eravamo in 16 erano, 12 gruppi. Quando sono arrivato alla vetta tutti ad aspettarmi per dirmi che con il Selvino quella salita non aveva nulla a che fare, molto più dura ma tutti c’è l’hanno fatta e l’ultimo arrivato non potevo che essere io.

Al ritorno sosta al Santuario Madonna della Neve per la cena al sacco con pane salame e del buon vino come sempre offerto dal nostro consigliere Maurizio. Per il 2012 si accettano consigli per la nuova gita partendo possibilmente il sella da Albano S.A.

 

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