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anno 2007   

PARIGI-BREST-PARIGI

G8 + 1 - CECILIO - GIACOMO - DARIO

Costantino - Francesco - Enzo - Ermanno - Vittorio - Mimmo

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RACCONTARE...........

La mia o meglio la nostra seconda Parigi-Brest-Parigi non è per niente facile. Come non è stato per niente facile portarla a termine.

 

 

Non è stato facile superare i brevetti di qualificazione, ormai gli anni avanzano i tempi di recupero si allungano e le distanze non cambiano, un km son sempre mille metri e tanti mille metri diventano tanti km. Se nel 2003 era stato Marte ad illuminare le nostre notti nel 2007 è stato Giove o chissà quale altro pianeta a bagnare giorno e notte e per tutto il percorso le nostre pedalate.

 

 

Con la pioggia spingere sui pedali diventa molto più difficile ed impegnativo. Concludere  in 75 ore e 20 minuti con cinque ore di vantaggio sul tempo massimo è stata un grande impresa. Devo ringraziare i miei compagni senza di loro non c’è l’avrei fatta. Non mi hanno mai lasciato un attimo solo. Più volte li ho spronati andare, non aspettarmi, per loro sarebbe stato un vantaggio, arrivare tranquilli anche con 10/12 ore di anticipo sul tempo impiegato.

 

 

 Loro sono più forti, hanno un passo in più, vederli rallentare in salita ed ancor più vederli in fondo alla discesa fermi ad aspettare mi si stringeva il cuore e seppur navigato da tanti brevetti e randonneè i brividi e le emozioni dipinte sul mio viso credo non siano passate inosservate. Si purtroppo anche in discesa andavo piano, dopo 350 km in una discesa avevo perso il controllo della mia “specialissima”

 

    

 

Purtroppo quello spavento ha minato la mia sicurezza, la paura di una caduta mi perseguitava; non ero tranquillo ma mai ho pensato al ritiro. Poi in un altra discesa è successo di peggio, Dario ha visto tutto, era d’avanti a me, alle mie urla ha rallentato mentre io lo superavo senza più il controllo della mia bicicletta non so come ma mi sono fermato sul ciglio opposto della strada, Dario mi ha sfilato la bici mi ha preso e mi ha abbracciato rincuorandomi.

Mentre Enzo avvisava Mimmo e Vittorio mi sono ripreso. Avevo davanti ai miei occhi quattro amici fermi ad aspettare ho pensato “non posso fargli perdere altro tempo” sono risalito in sella e ripartito in quel momento ricominciava la mia nuova PBP mi ero tranquillizzato ho ripreso fiducia da li in poi non ho più rischiato nulla. Giunti al ristoro Mimmo ha controllato la mia bici, avevo la ruota anteriore sgonfia, gonfiata la ruota, ascoltato i loro consigli di non continuare a frenare ma lasciare scorrere la mia “specialissima” ha smesso di “sbacchettare”. In salita andavo piano perché la salita per me è sempre salita.

 

    

 

Nei momenti di crisi non so il perché arrivavano sempre delle telefonate o dei messaggi che ti ridavano la carica, ve ne leggo un paio che ho tuttora nella memoria del telefono: “RICORDATI CHE LA SOFFERENZA DI OGGI SARA’ SEMPRE MENO DEL RIMPIANTO DI DOMANI NON RITIRATEVI, FATE GRUPPO, AIUTATEVI FRA VOI E NON MOLLATE....”

 

    

 

“SIETE PRONTI PER LA GRANDE AVVENTURA IN BOCCA AL LUPO! AUGURI A TUTTI e STATE ATTENTI.”

C’è un altro aspetto molto importante. Per poter superare queste prove serve tantissima tranquillità. Ognuno di noi ha alle spalle una famiglia, una moglie, dei figli, un mamma, un papà, un sorella, un fratello, che condividono la nostra passione e certe volte la subiscono perché quest’anno abbiamo passato tantissime ore lontano da loro in sella alla nostra specialissima. Sicuramente questa nostra avventura è da dedicare a loro. Per tutto questo la nostra società è stata premiata alla fiera del ciclo di Milano.

 

 

Cecilio, Mimmo, Giacomo, Dario, Costantino,. Enzo, Francesco, Ermanno e Vittorio sono il G8+1

 

 

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